Bentornate/i sul Blog Ola!
Per questo mese che annuncia la primavera, la stagione
dell’Amore, ho pensato di uscire dal solito tema degli articoli firmati Ola e ho
optato per qualcosa di più romantico e meno professionale. Ecco di seguito una
lettera scritta da una Futura Mamma ad un Futuro Papà: è una lettera di
riflessione ma soprattutto una lettera d’Amore rivolta al proprio compagno e al
figlio che ancora deve nascere.
<<Io ti guardo e provo a
capire “come siamo arrivati fino a qui?”
Noi, due bambini
cresciuti… ci siamo conosciuti e ora?! Ora diventiamo genitori. Ci leghiamo
indissolubilmente l’un l’altro… ma soprattutto ci leghiamo ad una piccola
personcina che resterà per sempre la nostra più grande Persona. Ci farà sorridere, piangere, preoccupare,
incazzare, litigare; ci unirà ma ci separerà, ci amerà e ci odierà, ci mentirà
ma sarà per sempre sincero per papà e mamma.
E noi… noi dovremo
fare fronte unito. Per il suo bene. Per la nostra coppia. Per noi, che presto
saremo in tre.
In questo stato di
grazia concessomi dalla mia enorme fortuna e dai famosi ormoni della gravidanza
spesso mi ritrovo a chiedermi: Come siamo arrivati a questo? E lo dico col
cuore pieno di amore e curiosità, pieno di endorfine e ossitocina. Perché
legarsi ad una persona è la cosa più bella, personalmente e che tu possa essere
il padre di mio figlio è la gioia più immensa, l’orgoglio più grande.
Ma la domanda resta:
come abbiamo fatto? Cosa è successo a quei due sconosciuti che si sono visti
per caso in una stupida ma galeotta discoteca?Che
ci è successo?
L’amore è grande. Tu
eri lì, con quella faccia pulita da ragazzino per bene ma con lo sguardo
monello, nel pieno della tua divertente adolescenza ma ancora glabro e puro. E
io… bo! Io non mi vedo dal fuori in quella serata. Quella sera Noi ci siamo
scelti e piaciuti; di te mi è piaciuta la tua mascella squadrata, da uomo. E mi
è piaciuta in primis quella solo perché era buio e non ho visto i tuoi occhi.
Perché i tuoi occhi sono qualcosa di fantastico.
Oh Dio, quegli occhi!
Li conosco a memoria ma ogni volta mi sorprendono. E sarebbe bellissimo che
nostro figlio ti rubasse questi splendidi occhi parlanti, blu d’inverno azzurri
d’estate, che ridono e piangono. Occhi che parlano. Occhi che quella sera non
sapevo che sarebbero diventati una droga, pane quotidiano.
E di me cosa ti ha
colpito? Ribadisco: io non mi vedo in quella serata, io l'ho solo vissuta e me
la ricordo piuttosto nitidamente. Però è stato sicuramente l’inizio di qualcosa
di grande.
O forse il cuore….. è
quello che ci ha portato fin qui? Forse ho capito cosa ci è successo: ci siamo
incontrati, piaciuti, parlati, rispettati, rubati il cuore e amati come se non
ci fosse un domani.
E ora il nostro domani
fa più paura che mai ma è tutto ciò che io potessi desiderare. Io, te e il
frutto del nostro amore. Un figlio che è già sangue del nostro sangue ed ha
qualcosa di me e qualcosa di te.
Inutile dire che spero
che assomigli a te. Il mio desiderio più grande è conoscere nostro figlio e
trovare in lui un po’ di te. Il più possibile. I tuoi occhi. Il tuo sorriso. Le
tue mani. I tuoi nei. I tuoi colori. Una tua fotocopia da guardare per sentirmi
sempre al sicuro, a casa e amata.
L’amore. Quello che
provo è amore. E mi fa scoppiare il cuore.
Ringrazio la gravidanza
ei suoi ormoni per questo amore immenso.
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